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Colombia

Santa Marta - Parque Nacional de Tayrona

Arriviamo a Santa Marta con l’autobus da Cartagena (4h compagnia MARSOL). Ho letto parecchi commenti negativi su questa compagnia, che pare non rispettare gli orari di partenza finché gli autobus non sono pieni, essere sempre in ritardo… Noi non abbiamo riscontrato alcun problema in quanto abbiamo preso l’ultimo della giornata (alle 18), che non fa il giro degli alberghi ma parte dalla stazione degli autobus e scarica a Santa Marta in un unico punto. Inoltre entrambi gli autobus erano pieni fin dall’inizio, quindi sono partiti puntuali e arrivati rispettando le 4 ore. 
Santa Marta non è particolarmente degna di nota, l’abbiamo usata solo come base per andare nel parco nazionale di Tayrona. Ci ha anche dato l’impressione di essere più pericolosa delle altre città, ma forse perché ci siamo arrivati di notte ed eravamo gli unici turisti.

Per arrivare a Tayrona, parco nazionale immerso nella giungla, ci sono due modalità: via barca da Taganga oppure via terra. Noi abbiamo scelto la seconda opzione. Da Santa Marta bisogna recarsi al mercato (incrocio che saprà spiegarvi qualunque guest house) a prendere l’autobus direzione Palomino che per COP 7K vi porterà in circa 1h davanti all’ingresso del parco. Qui bisogna prima acquistare un’assicurazione obbligatoria (COP 3.5K a testa per due giorni) e poi pagare l’entrata al parco, COP 53K a testa. Volendo è possibile prenotare all’ingresso il pernotto nei vari punti del parco che incontrerete lungo il percorso. Noi abbiamo preferito non farlo e, non essendo alta stagione, è stata una scelta vincente. 

 

Dall'ingresso del parco per altri COP 3K si possono percorrere i primi 3km su un mini autobus. Dall’arrivo in poi bisogna per forza proseguire a piedi o a cavallo. La prima parte del percorso è immersa nella giungla, il sentiero facilitato da varie assi di legno. Dopo circa 45 minuti si arriva alla prima spiaggia, Canaveral, che non è però balneabile. Da qui il percorso continua lungo le varie spiagge (Arrecifes – non balneabile, La Piscinas – balneabile) fino al punto più estremo nonché più famoso, Cabo San Juan. 
Lungo il percorso si incontrano diverse possibilità di pernotto, che non sono però vicine a spiagge balneabili. A Cabo San Juan si arriva in circa 1h30 / 2 di camminata. Il sentiero non è difficile, ma comunque faticoso per il gran caldo e l’umidità. 


Arrivati a Cabo San Juan, all’inizio della spiaggia si trova un gazebo per le prenotazioni, dove è possibile scegliere tra la sistemazione in tenda o quella in amaca, entrambe per COP 40K a testa. Le tende sono da 2/3 persone e contengono il materasso gonfiabile; offrono chiaramente una maggiore privacy e protezione dagli insetti rispetto alle amache, ma sono più calde e scomode. Se avete la fortuna di arrivare il mattino presto tra i primi visitatori della spiaggia, ci sono una ventina di amache collocate sulla collinetta che divide le due spiagge, a pochissimi metri dal mare. Li potrete sicuramente dormire cullati dal fragore delle onde che si infrangono sulla battigia. A Cabo San Juan è presente un chiosco per organizzare uscite di snorkeling e un ristorante che serve ottimi succhi di frutta e cibo mediocre a qualunque ora. I prezzi sono ovviamente più alti rispetto al resto della Colombia, ma nulla di inavvicinabile. Non è consentito portare alcolici all’interno del parco, ma il ristorante vende la birra (lattina COP 5k).


Per quanto riguarda cosa portarsi dietro, consiglio uno zainetto leggero con l’indispensabile: sacco lenzuolo per la notte, necessario per fare il bagno, scarpe da ginnastica per la camminata, carta igienica/fazzoletti, crema solare e antizanzare in abbondanza, torcia e acqua per affrontare la camminata di un paio d’ore. Non consiglio di portarsi litri e litri d’acqua perché considerando il caldo sarà difficile tenerla fresca. 
La spiaggia è bella e suggestiva, ma il mare non è come i Caraibi da cartolina che ci si immagina, quindi non aspettatevi spiaggia bianchissima e acqua azzurra e trasparente. Per questo decidiamo di non fare l’uscita di snorkeling di 2h (COP 55K) che viene organizzata mattina e pomeriggio. Per il ritorno considerate di partire nel primo pomeriggio, in quanto bisogna uscire dal parco entro le 18.00.
Nel parco ci sono anche degli ecohubs di lusso, mentre purtroppo mancano sistemazioni intermedie tra il campeggio e i lodge esclusivi.

 

Pasti e Alberghi e varie:

 

  • Casa Verde Hotel: albergo carino, con le camere organizzate attorno ad un patio interno. Buona la colazione e molto disponibile il personale, che ci ha lasciato, al ritorno da Tayrona, fare gratuitamente una doccia nel bagno di servizio prima di prendere gli zaini e andare all’aeroporto. Ottima posizione vicino alla via dove ci sono tutti i ristoranti e locali aperti fino a tardi. 

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Non viaggio per lavoro, viaggio per cercare di scoprire come ogni popolo cerca la sua felicità. Amo pensare alla sensazione di colore che ogni viaggio mi lascia nei ricordi e nel cuore.

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