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Colombia

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​​PRIMA DI PARTIRE​:

 

Volo: Uno dei motivi che ci hanno fatto scegliere la Colombia tra le varie idee selezionate, è stato il basso costo del viaggio, volo incluso. A differenza dei voli per altri paesi del Sud America, per i quali è difficile stare al di sotto dei 1000 €m, con Air Europa da Milano a Bogotà con scalo Madrid sono € 500 a testa. Air Europa è una compagnia low cost, quindi il bagaglio da stiva va pagato a parte così come il posto assegnato. Ciononostante ci troviamo bene: è il primo volo intercontinentale in cui non muoio di freddo (evidentemente risparmiano anche sull’aria condizionata) e in cui non mi ingolfo di cibo di bassa qualità (vengono serviti solo un pasto e uno spuntino). Sulla tratta MPX – Madrid sono molto fiscali per quanto riguarda il bagaglio a mano e per la tratta internazionale invece nessun problema. 

 

Visto: Direttamente all’arrivo

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Itinerario: La scelta dell’itinerario per questi pochi giorni di viaggio è stata parecchio complessa: la Colombia non ha, infatti, qualcosa di totalmente imperdibile (stile Machu Pichu in Perù), ma è caratterizzata da tantissime bellezze naturali sparse per tutto il territorio. Il percorso non è quindi per nulla scontato considerate le distanze e dipende dalle proprie preferenze. Avendo solo 9 giorni ho preferito escludere lo sport immerso nella natura, come solitamente cerco, per poter approfondire anche la cultura e lo stile di vita colombiano. 
Col senno del poi forse sarebbe valsa la pena volare fino alle isole di Providencia e S. Andres invece di accontentarsi del mare di Tayrona, anche vista l’efficienza dei voli interni. Stando più giorni avrei probabilmente aggiunto una tappa di trekking ad alta quota, una visita nel deserto del Tatacoa e una gita da Medellin alla Piedra del Penol. 
Un consiglio per i più festaioli: la Colombia è un paese che si presta moltissimo a fare festa. Soprattutto nei weekend i locali sono aperti fino a tardi e si balla ovunque danze latino- americane. Considerato il nostro programma stretto che prevedeva spostamenti ogni mattina, non siamo purtroppo riusciti a godere di questo clima festaiolo, ma sono sicura che varrebbe la pena tenersi qualche mattina libera per riprendersi dopo una notte di divertimento colombiano.

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Salute e vaccini: Su diversi siti ho letto che il vaccino per la febbre gialla è obbligatorio per entrare nel parco nazionale di Tayrona. Nei fatti non ci è mai stato controllato, ma è comunque consigliato farlo per entrare in questa zona. Antitifica, antitetanica e vaccino per Epatite A sono consigliate, come per tutti in viaggi in aeree in via di sviluppo. Per chi volesse recarsi nella foresta amazzonica, è opportuno un maggiore approfondimento circa il tema malaria. 
Non è consigliato bere acqua del rubinetto, ma a parte questo non ci siamo mai limitati per quanto riguarda frutta, verdura, ghiaccio… e anche partecipando ad un tour di cibo di strada non abbiamo avuto alcun problema intestinale. 

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Sicurezza: Molte persone mi hanno chiesto se sia veramente sicuro andare in Colombia. Ho sempre risposto che si, è un viaggio sicuro, nella misura in cui si resta dove è consigliato farlo. Mi sono sempre attenuta alle raccomandazioni che la gente del posto mi ha fatto e va sempre ricordato che, soprattutto nelle città, ci sono delle zone off-limits. Spesso infatti zone più ricche e sicure si alternano a zone più pericolose e mi è capitato più volte che, chiedendo indicazione, mi venisse risposto “Non passate assolutamente da quella via”. Rispettando questa semplice regola non ci siamo mai trovati in situazioni di pericolo né sentiti minacciati in alcun modo.  

 

Clima: Essendo un territorio così vasto e variegato, anche il clima differisce parecchio da zona a zona: a Medellin c’è un clima temperato e piovoso tutto l’anno, mentre a Cartagena il termometro scende difficilmente al di sotto dei 35 gradi. Essendo un clima equatoriale, non c’è veramente una stagione ottimale per tutta la Colombia, conviene controllare zona per zona. In ogni caso va accettato che un po' di pioggia in un posto o in un altro si prenderà

 

Libri – Film
La celebre serie Narcos, ha sicuramente contribuito a suscitare interesse nei confronti della Colombia e ad attirare turisti. La ricostruzione degli eventi storici negli anni intorno al successo e al declino di Pablo Escobar è abbastanza precisa. Tuttavia, ha chiaramente come focus quello del narcotraffico, tralasciando una serie di altre problematiche, non può quindi essere considerato esaustivo nel raccontare questo complicato paese. 
Il rumore delle cose che cadono, di Juan Gabriel Velasquez, è un interessante romanzo che, tramite un lungo flashback, racconta della vita di persone normali a contatto con il narcotraffico.

 

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UNA VOLTA ARRIVATI

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SIM: Da alcuni siti sembra che Movistar sia la compagnia più economica per acquistare una SIM con traffico dati. Purtroppo, arrivando a Bogotà di sera non abbiamo tempo di cercarla con i negozi aperti, quindi dobbiamo accontentarci di acquistarla il mattino dopo all’aeroporto dalla compagnia Claro – 1GB per COP 55k. Abbiamo trovato anche altre compagnie ancora più care, quindi i prezzi non sono allineati, conviene cercare la più economica.  

 

Soldi: Non abbiamo riscontrato alcun problema a prelevare direttamente usando i nostri bancomat, quindi non è necessario portarsi dietro parecchio contante. Nelle città sono molti i posti che accettano la carta di credito. Conviene solo fare attenzione alle aree piccole tipo il Parque National de Tayrona dove è accettato solo denaro contante. Il peso colombiano (COP) al momento del viaggio scambiava a 3500 per 1 €.

 

Trasporti: L’aereo è in assoluto il mezzo che più consiglio per muoversi internamente al paese. In primo luogo, perché, non sembra, ma le distanze sono enormi, quindi diversamente rischiereste di perdere giornate intere. Inoltre, il sistema di voli interni è veramente sviluppato ed efficiente, con una grandissima frequenza di voli anche verso le città minori e costi piuttosto contenuti. 
Le compagnie low cost sono Latam, Easyfly e Viva Colombia, i cui voli possono costare anche una trentina di euro, ma delle quali ho letto commenti veramente negativi. Un po' come le compagnie low cost in Europa, sono estremamente fiscali sui bagagli ed è facile che soprattutto agli stranieri facciano imbarcare i bagagli a mano a pagamento. 
Avianca è invece la compagnia di bandiera che però, data la fortissima concorrenza delle low cost di cui sopra, ha dovuto progressivamente ridurre i prezzi. Di conseguenza è possibile viaggiare con Avianca spendendo poco di più delle altre compagnie, ma evitando scocciature relative ai bagagli (i biglietti di Avianca comprendono infatti nel prezzo anche il bagaglio da stiva e il controllo dei bagagli a mano non è per niente fiscale). Tutti e tre i voli presi con Avianca sono stati puntuali ed estremamente rapidi sia prima della partenza sia all’arrivo del volo. Non vengono infatti controllati i documenti per viaggiare internamente al paese ed è sufficiente arrivare 45minuti prima del volo in aeroporto se non si imbarcano bagagli.
La rete ferroviaria è inesistente e il sistema degli autobus confusionario e lento. Non si trovano online siti di raccolta delle varie compagnie che operano nel settore e non si riescono a comprare i biglietti online. Inoltre, essendo le strade spesso strade provinciali, la velocità è abbastanza ridotta. A noi non è capitato, ma ho letto di vari viaggiatori che lamentavano il fatto che gli orari degli autobus sono meramente indicativi, in quanto non partono finché non hanno raggiunto un numero minimo di persone a bordo. 
In conclusione, nonostante il fascino che può avere viaggiare in autobus e poter guardare dal finestrino le immense foreste colombiani, l’aereo è senza dubbio più efficiente. 

 

Costi: I costi in Colombia sono decisamente più bassi di quelli italiani per i trasporti, per gli alberghi e ancora di più per il cibo. Ovviamente cambiano da luogo a luogo: le città sono più care delle zone rurali con un particolare picco a Cartagena, data la quantità di turisti. 

 

Cibo: Non particolarmente degno di nota, il cibo in Colombia non è molto vario, ma non sgradevole. Alimenti molto frequenti sono il riso e le arepas, piccolo pane di forma circolare preparato con farina di mais, usati per accompagnare il piatto principale, solitamente di carne o pesce nelle zone costiere. Di provenienza peruviana, nelle città grandi è possibile mangiare dell’ottimo ceviche. Assolutamente spettacolare è invece la frutta, buonissima e di una varietà incredibile. Il succo è di maracuja è semplicemente poesia, così come i ghiaccioli di frutta fresca. 
Le colazioni servite negli alberghi sono solitamente a base di toast o uova strapazzate, accompagnate da arepas o platano fritto e frutta a volontà o avocado.

 

Lingua: Durante questo viaggio ho patito moltissimo il non conoscere la lingua spagnola, limite enorme nel contatto umano e nella conoscenza delle persone: mi è capitato spesso di trovare colombiani in cui si leggeva negli occhi la voglia di raccontare di sé ed interagire, dal vecchietto sull’autobus al gestore della guest house. Ma cavandomela io con lo spagnolo e loro con l’inglese solo per le nozioni di base, se l’interazione logistica non è mai stata problematica, l’approfondimento della conoscenza ne è invece stato limitato. 
 

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Info pratiche per organizzare un viaggio in Colombia

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Non viaggio per lavoro, viaggio per cercare di scoprire come ogni popolo cerca la sua felicità. Amo pensare alla sensazione di colore che ogni viaggio mi lascia nei ricordi e nel cuore.

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Mi piace organizzare i miei viaggi in autonomia, questo blog è per condividere tutte le informazioni pratiche, le impressioni e le sensazioni raccolte in giro per il mondo.

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