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Oman

Jabel Shams

Da Nizwa a Jabel Shams sono 85km, percorribili in circa 1h30 senza contare le pause. La strada, asfaltata e in ottime condizioni per buona parte del tragitto, nei pressi dei monti diventa sterrata e abbastanza ripida per una decina di chilometri. Il percorso offre degli scorci magnifici sui monti Ajar circostanti. 
Si giunge così al limitare dal canyon, dalla strada ci sono viste indimenticabili sul Wadi Ghul, il canyon sottostante soprannominato “Gran Canyon d’Arabia”. 


Proseguendo ancora con l’auto fino al termine della strada si raggiunge una casa di pastori. Da li inizia il trekking lungo il wadi. E’ veramente impressionante vederlo da distante perché il sentierino sembra tagliare la gola in mezzo al nulla, molto esposto al precipizio. Percorrerlo è molto bello e suggestivo, non pericoloso ma sicuramente sconsigliato a chi soffre di vertigini o non abituato a percorsi esposti. In circa due ore di sali-scendi si giunge alla fine del percorso, dove si trova un laghetto con cascata che, considerato il periodo caldo, era quasi interamente prosciugato. Pranzo ovviamente portato al sacco in quanto nel canyon non si trova nulla, bisogna lottare con le caprette per non farsi rubare i panini! Per il ritorno il tempo necessario è lo stesso, quindi considerate almeno mezza giornata per compiere tutto il percorso. 

 

Pasti e Alberghi e varie:

 

  • Jabel Shams Resort: il punto forte di questo albergo é la posizione veramente invidiabile, a pochi minuti di auto dall’inizio del trekking e con una vista mozzafiato sul canyon e le montagne. L’accoglienza non è tuttavia delle migliori, il cibo scadente e il prezzo elevato. E’ possibile pernottare in delle strutture in muratura oppure nelle tende (di cui ho letto recensioni molto negative). Il rapporto qualità-prezzo non è eccellente, ma non avevo trovato alternative, se non quella di ritornare a Nizwa in giornata. 

 

  • Misfat: sulla via del ritorno da Jabel Shams ci fermiamo in questo villaggio di montagna. Proseguendo verso il paese vecchio capirete con precisione cosa sia un’oasi nel deserto! È meraviglioso il contrasto tra le piantagioni terrazzate di datteri, verdissime e lussureggianti, e la montagna circostante, totalmente brulla e arida. Si può attraversare il paesino a piedi passando tra le vecchie case di pietra e stretti vicoli fino a raggiungere i terrazzamenti. 

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Non viaggio per lavoro, viaggio per cercare di scoprire come ogni popolo cerca la sua felicità. Amo pensare alla sensazione di colore che ogni viaggio mi lascia nei ricordi e nel cuore.

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Mi piace organizzare i miei viaggi in autonomia, questo blog è per condividere tutte le informazioni pratiche, le impressioni e le sensazioni raccolte in giro per il mondo.

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